Bom Caminho 


Tredicesimo giorno


Lasciato l’ostello di Grijó mi avvicino a Porto. Negli ultimi km penso molto al senso di questo cammino interrotto. In parte sono anche contento di lasciarlo per poi riprenderlo forse in un modo più rilassato tra qualche mese o un anno o chissà 7 anni, tanti quanti ne sono passati dal mio primo cammino.


Oggi giorno delle belle coincidenze.

Prendo una stanza privata da una signora che mi accoglie a casa sua e prima di tutto si scusa del ritardo... ma intanto ho già pranzato e fatto finalmente il biglietto di ritorno. 

Noto subito una quantità interessante di quadri tutti dello stesso genere, probabilmente dello stesso artista. Chiedo se c’è un artista in casa. Lei arrossendo mi dice che è lei che dipinge, mentre con la mano stringe indice e pollice a dire che è poco quello che fa, o meglio di poco valore.


Mi mostra l’ultimo lavoro che ha appena finito ieri, con modestia, ma anche toccata dal fatto che l’ho come riconosciuta. Ovviamente come sempre succede in questi casi tiro fuori il mio album e le mostro le mie cose. È piacevole entrare in casa di un artista, e condividere idee e progetti.


Il tempo passa in chiacchiere e io ho bisogno di in lavanderia per la mia roba. Ad appena 30 metri ne trovo una. Entro e cerco di interpretare leggendo i consigli tra lavare e asciugare. Chiedo all’unica persona presente, una ragazza che armeggia con la macchina del caffè. Mi dice scusa ma io sono “la operadora” della macchina per il caffè.


Ok, butto dentro la roba, poca per i 10kg della lavatrice, sintetico 4€ x 30 min.

La operadora finisce il suo lavoro e mi offre un caffè. Ovviamente rimango sorpreso per il gesto e lei mi dice che è di uso comune offrire un caffè quando si finisce il servizio... bello! noto la coincidenza che proprio un’operatrice alle macchine del caffè regali un caffè a chi lo usa per dipingere.


La ragazza merita un’acquerello!


Buem Caminho