Secondo giorno Vila Franca de Xira > Valada


La notte passata accanto alla stalla è stata tormentata dai latrati dei cani a notte fonda. Riposato abbastanza, la partenza è stata frizzante all’alba. Dopo qualche ora è cominciato un caldo torrido con vento che seccava la gola e le narici. 

I piedi bollivano dentro le scarpe e cominciavo a soffrire di qualche fastidio, le solite vesciche!! Cura immediata, ago e filo.. ma avevo ancora una decina di km da fare per finire la tappa...

La sosta a Azambuja è stata emblematica! Fermarsi o andare avanti? Una giovane donna mi si avvicina offrendomi un posto in un alloggiamento condiviso, io rispondo che sono diretto a Valada e lei prontamente mi dice: ma non c’è niente a Valada!

Ooops ...mi avvicino alla località più prossima a Valada, chiedendo ancora e ricevendo risposte negative. Intanto al numero di riferimento non rispondeva nessuno e nella Apple maps non appariva neanche il nome della località... cambio direzione allontanandomi di qualche km dal cammino verso la più prossima località di occoglienza che dista 8 km, ho già superato il kmtraggio stabilito e il piede non mi facilita certo la camminata.

I momenti di sconforto sono stati molti oggi e il caldo ha reso tutto più difficile. Paure e angosce oltre a delusione e perdita di motivazione si sono fatte avanti con prepotenza.

Finché dopo tante ore di cammino sotto il sole arrivo Valada e tutto cambia.

Una località sulla riva del Rio Tejo con un ostello ben tenuto e praticamente vuoto. 

L’unico compagno devo ancora conoscerlo, dorme! 


Fatti tutti i passaggi di rito inclusa la biancheria vado a mangiare sulla spiaggia. 

Incredibile! Esattamente il dono atteso dopo una giornata di sconforto. 

Insalata di Ovas che pensavo fossero uova invece trattavasi di bottarga e lumachine piccole e squisite!! 

Gran finale!

buem caminho